L’Ottobrata romana

Ottobre a Roma è di solito un mese magico, ricco di colori ed a tratti di improvvise giornate di sole, sole che porta la temperatura ai livelli di maggio o giugno. Il che spinge i romani, da sempre, a farsi una bella ottobrata, una gita fuori porta o più spesso entro le mura, come se si fosse ancora nella bella stagione.

Bags Free allora vuole invogliarvi… lasciateci il bagaglio in deposito, la mattina presto, alle 8, quando apriamo, e fatevi una bella gita all’aria aperta, nei grandi parchi cittadini…

Leggiamo insieme dall’Enciclopedia di Roma:

Le ottobrate romane erano gite domenicali, talvolta si festeggiava anche giovedì, che si svolgevano a Roma in ottobre, il mese della  vendemmia. Una consuetudine che alcuni fanno discendere dai Baccanali dell’antica Roma:  feste legate al ciclo delle stagioni.

Pinelli, Carrettata delle Ottobrate (dal sito Romasparita.Eu)

Pinelli, Carrettata delle Ottobrate (dal sito Romasparita.Eu)

Meta abituale delle scampagnate era il monte Testaccio; ma la presenza di orti e vigne intorno alle porte della città favorì  la diffusione verso ponte Milvio, le vigne tra Monteverde e porta San Pancrazio, porta San Giovanni e porta Pia.

Un po' di cibarie...

Un po’ di cibarie…

Si partiva di buon’ora, assestati su dei  carretti addobbati a festa e trainati da cavalli bardati. Grande cura si riservava all’abbigliamento: le stampe dell’epoca ci mostrano donne ornate di piume e fiori e uomini eleganti, per fare colpo sulle belle ragazze.

Al suono  dei tamburelli, delle chitarre e delle nacchere si ballava il saltarello. Si giocava alle bocce, a ruzzola, all’altalena e agli alberi della cuccagna. Naturalmente il vino scorreva a volontà, e non mancavano mai gnocchi, trippa e abbacchio.

Il ballo del Saltarello (dal sito Romasparita.eu)

Il ballo del Saltarello (dal sito Romasparita.eu)

La tradizione delle Ottobrate rimase viva fino ai primi decenni del 900, sopravvivendo alla Roma papalina; ma ancora oggi, quando ottobre riserva giornate luminose, è consueto dire “ che splendida  ottobrata”.

Un bel cesto di mele (dal sito Ottobrata.it)

Un bel cesto di mele (dal sito Ottobrata.it)

(Testo liberamente ispirato dall’opera di Claudio Rendina, Enciclopedia di Roma, Roma, Newton Compton Editori, 2005).

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