Archivio mensile:Luglio 2016

Back to Bass Tour – Sting in Rome! July 27, 2016

The Summer 2016 Tour is an concert solo tour of Europe by English musician Sting, his second one as a solo artist since the Back to Bass Tour in 2011–13.

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Gordon Matthew Thomas Sumner CBE better known by his stage name Sting, is an English musician, singer-songwriter known as the lead singer of The Police.

Sting was born in Wallsend, North Tyneside, Tyne and Wear, England. In 1977 Gordon moved from Newcastle to London and met Stewart Copeland and Henry Padovani to form a new wave band called The Police. They enjoyed success from the late 70’s to early 80’s, releasing five albums, four of which topped the charts in the UK and one that topped the charts in the US also. They enjoyed huge success with their punk inspired sounds which developed into a minimalist reggae tinged rock/pop and had a plethora of hit singles including ‘Message In A Bottle’ ‘Don’t Stand So Close To Me’ ‘Every Breath You Take’ and ‘Walking On The Moon’.

The band unofficially parted after their final release ‘Synchronicity’ to focus on their solo careers. Sting’s first solo gig was at Amnesty International’s The Secret Policeman’s Other Ball where he performed solo versions of tracks such as ‘Roxanne’ and ‘Message In A Bottle’. In 1985, Sting finally released his debut record which featured a heavier lean towards jazz including the musicians Kenny Kirkland, Darryl Jones, Omar Hakim and Branford Marsalis. Once again, he enjoyed a number of hit singles from the record and within a year it had been awarded triple platinum. To add to the accolades Sting also received four Grammy nominations for ‘The Dream Of Blue Turtles’.

Sting was part of the iconic Band Aid’s ‘Do They Know It’s Christmas?’ charity single which raised money for famine victims in Ethiopia and took part in the live aid concert the following year, playing a selection of The Police hits. His next album ‘…Nothing Like The Sun’ mirrored the successes of his first, more hit singles, more Grammy Nominations and this time a Brit Award for Best Album. The following four releases all reached the top five of the UK charts and have now been certified as platinum selling. In 2007 he reunited with his Police bandmates as the introductory act for the 2007 Grammy Awards, singing ‘Roxanne’ and subsequently announced a huge worldwide tour which sold out almost instantly.

Sting has had multiple successes both with his band and as a solo artist. He has accumulated a total of sixteen Grammy Awards, three Brit Awards and several Oscar nominations for Best Original Song. He is known for his musical abilities but also his activism, becoming patrons for several charities including Elton John’s AIDS foundation. He has sold over 100 million records to date.

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Compositore, cantante, attore, autore, Sting è nato a Newcastle, Inghilterra, e si è trasferito a Londra nel 1977; lì ha formato i Police insieme a Stewart Copeland e Andy Summers. La band ha pubblicato cinque album, ha vinto 6 Grammy, e 2 Brits e nel 2003 è stata inserita nella Rock and Roll Hall of Fame. Dal 1989, Sting ha pubblicato 14 album da solista e ha ricevuto altri 10 Grammy, 2 Brits, 1 Golden Globe, 1 Emmy, 3 nomination agli Oscar, il Century Awards di Billboard Magazine, e il MusiCares Person of the Year nel 2004. È inoltre membro del Songwriters Hall of Fame e, nel 2014 ha ricevuto il Kennedy Center Honors. Nel Corso della sua lunga carriera ha venduto quasi 100 milioni di album (tra album pubblicati con i Police e quelli da solista). The Last Ship, il suo ultimo album, è un intenso lavoro ispirato dai suoi ricordi dei cantieri navali di Wallsand, nel Nord Est dell’Inghilterra, dove Sting è nato e cresciuto. Il musical che porta lo stesso nome dell’album, con musiche e testi di Sting, ha fatto il suo debutto a Broadway ad ottobre 2014 ed è stato definito dall’Associated Press come “emozionante con esibizioni potenti, canzoni eccezionali e puro cuore”. Sting ha ricevuto una nomination ai Tony Awards per Best Original Score.

Sting è apparso in oltre 15 film e ha scritto 2 libri, tra cui la sua autobiografia, Broken Music. Il suo supporto alle associazioni che difendono i diritti umani rispecchia la sua arte nella sua estensione universale. Insieme a sua moglie Trudie Styler, nel 1989 ha fondato la Rainforest Fund, per proteggere le foreste pluviali nel mondo e le popolazioni indigene che ci vivono.

 

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Rome, July 27, 2016 – Tickets from 60 to 180 €
Cavea, Auditorium Parco della Musica
Viale Pietro de Coubertin 30
00196 Rome, Italy
Ph. 0680241281

http://www.auditorium.com

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The Pantheon, one of the many wonders of Rome

The Pantheon has represented the greatest expression of the glory of Rome for more than two thousand years. The story of the Pantheon is inseparably tied to the Eternal City. and been its image through the centuries. Built by Agrippa between 25 and 27 BC the Pantheon was a temple dedicated to the twelve Gods and to the living Sovran. Traditionally it is believed that the present building is result of the radical reconstruction by Hadrian between 118 and 125 AD.
pantheon00It is the only ancient Roman building that has remained practically intact through the centuries. In 608 Pope Boniface IV had the remains of many martyrs removed from the Christian catacombs and placed in the Pantheon. Thereafter the temple was officially converted to Christianity and named Saint Maria ad Martyres. The Pantheon was an inspiration to Raphael, one of the greatest architects of the Renaissance, and he requested it be his place of eternal rest.
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From the Official Site download the App to visit the Pantheon, the “Basilica Collegiata Sancta Maria ad Martyres”.
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OPENING TIMES

 

Weekdays: 09:00am to 7:15pm
Sunday: 9:00am to 5:45pm
Public holidays: 9:00am – 12:45pm

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Silenzio, si corre il Palio!

Stasera a Piazza del Campo, a Siena con anche tutti di noi di Bags Free che tratterremo il respiro incollati alla visione…

Alessia Bruchi, secondo chi scrive una delle migliori fotografe del Palio, racconta così il momento che stiamo tutti per vivere:

Se mi chiedessero di spiegare a un turista cosa sia il Palio di Siena, probabilmente partirei con l’escludere tutto ciò che il Palio non vuole essere. E per prima cosa direi che pur richiamando visitatori da tutto il mondo, il Palio si discosta molto dall’essere un’attrazione per turisti, che assistono incredibilmente sorpresi, estasiati e generalmente inconsapevoli di ciò che possa mai simboleggiare una gara fra dieci cavalli che si sfidano attorno ad un anello di tufo, su tre giri velocissimi che ti fanno trattenere il respiro senza nemmeno la possibilità di accorgersene. Il Palio va ben al di là della semplice giostra, il Palio è molto di più. Il Palio è Siena, il Palio è la corsa dell’anima, in cui tutto ciò che è visceralmente connaturato alla tua persona esce fuori con una passione sanguigna incontrollabile. Il Palio è un attimo e una vita intera, è il tuo cuore che sale in gola e sembra volersi catapultare fuori. È pressione che sale, è perdita del senso del mondo che ti circonda, una bolla di vetro che si gonfia di colori, suoni mani che trasudano emozioni e che contiene in sé un mondo parallelo, sospeso nell’attesa di quella busta bianca che arriva portata dal vigile vestito di bianco, che con un braccio alzato la mostra alla piazza e la consegna nelle mani del mossiere, con migliaia di occhi incollati addosso che aspettano il verdetto. E poi cala il silenzio.

Silenzio, silenzio.

Un silenzio quasi irreale, che fa stupire anche i turisti ignari di questo magico rituale. Silenzio.
Una piazza gremita di migliaia di persone, incredibilmente in silenzio. Tanto da sentire le singole voci zittite dagli “shhhh” che riecheggiano dal popolo e tanto da dover mettere in vibrazione il telefonino per evitare figuracce. Proprio come a teatro. E questo è uno dei momenti più magici, in cui anche il suono dell’otturatore darebbe fastidio, attimi in cui le mani sudano talmente freddo da non riuscire a fare altro, se non aspettare con gli orecchi tesi, la voce decisa del mossiere, che annuncia il primo barbero dentro il canape, accompagnato dal vociare della piazza che protesta. E poi il secondo, il terzo, le posizioni migliori, fino alla rincorsa. Poi la danza dei fantini, che borbottano fitto fitto fra di loro, in tondino dietro alla mossa, allungandosi quasi fino alla curva del casato. Qualcuno che incita, qualcun’altro che impreca. E la tensione sale e si fa palpabile, densa nell’aria colma di adrenalina. Si rientra più volte tra i canapi, uno per uno, sgomitando, cercando estenuantemente le traiettorie migliori, la tensione si fa ancora più febbrile, i cavalli che scalpitano vogliosi di partenza, sudore, eccitazione, paura. E il respiro si fa più accelerato. Poi arriva quell’attimo perfetto, una frazione di secondo in cui la rincorsa giudica perfetta la mossa. Giù i canapi. Si parte. Polverone, le gambe nervose dei cavalli che galoppano, si corre, si corre, primo San Martino, impronte profonde sul tufo, terra che si alza, ancora polvere, primo Casato, curva stretta, la folla che si alza sui palchi, il popolo che saltella in piazza, urla, incitazioni, qualche turista che sviene per il caldo soccorso dalla barella della Misericordia, si corre, si corre, secondo giro, qualche cavallo scosso, le prime posizioni cambiano, secondo San Martino, si corre, ancora terra che si alza, adesso ci si gioca tutto, cardiopalma, il primo che si guarda indietro, che spinge il cavallo, che vuole la vittoria. Terzo San Martino, ci siamo quasi, ultimo drittone, terzo casato, i contradaioli che cominciano increduli e urlanti a scendere dai palchi, il fantino col nerbo alzato, cardiopalma, mortaretto. Vittoria. Ed ecco che come un fiume in piena il popolo della Contrada vittoriosa si precipita esultante a stringersi attorno al barbero per accoglierlo, proteggerlo, abbracciarlo. Poi si arrampica fino al palco dei giudici a prendere il “cencio” appeso, un “cittino” appena nato, prende in spalla il suo fantino, piange di gioia, si abbraccia muovendosi all’unisono come una corrente calda dentro al mare dei colori delle bandiere alleate che onorano la sua carriera. È il giubilo, che ha inizio nella Piazza del Campo e continua nella chiesa di Provenzano o dentro al superbo Duomo, un fiume in piena che continua, un turbinio di emozioni, gioia infinita, sudore, incredulità, turisti che non sanno bene che fare, orgoglio senese che esplode nel petto. Ecco il Palio.

E per me, purosangue senese, croce e delizia del mio essere dibattuto, è onore viverlo, osservarlo da vicino e fotografarlo. Fermare attimi tumultuosi che corrono via, conoscerne i significati primitivi, raccontarne la storia secondo la mia personale interpretazione, che va ben al di là del semplice scatto del turista, ma entra nella ritualità più intima della festa senese, studiandola e rispettandola, comprendendone il significato ultimo: la passione. Colori che esplodono, emozioni difficili da controllare soprattutto quando si ha una macchina fotografica in mano.

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