Avevo tanti bei post da scrivere, sui cammini italiani, in particolare su quello che per noi è il “cammino principe”, la Via Francigena. Ma al momento, a causa dell’emergenza sanitaria per il coronavirus, la Francigena è “ferma”, come la Via di Francesco, quella di Benedetto e gli altri cammini.
#iorestoacasa e non sono certo da solo. Restano a casa anche i nostri amici viaggiatori, restano a casa i pellegrini, restano a casa i nostri autisti. Sperando che tutto questo passi presto.
Per intanto però, si può camminare uguale. Leggendo dei e sui cammini, studiando le mappe e i percorsi, consultando le guide, chiedendo, perchè noi, dei preventivi per questa estate e per il prossimo mese di settembre, ma anche inizio ottobre, dipende da quale sia la zona dove vorreste dirigervi.
Per esempio vi consiglio le guide dell’Ediciclo editore, che hanno pubblicato sia La Via Francigena a piedi che La Via Francigena in bicicletta.
Sembrano piccole, e come formato lo sono (tascabili, stanno comodamente nella tasca del giaccone o in quella del vostro zaino) ma sono ricchissime di informazioni di ogni tipo per quanto riguarda la logistica.
Se siete agli inizi della vostra vita di camminatori o lo fate “ad ogni morte di Papa”, come si dice qui a Roma, vi consiglio invece Via Francigena for dummies di Monica Nanetti, per la serie dei piccoli Manuali della Hoepli.
Una delle prime domande del testo, davvero simpatico, è “Ma chi te lo fa fare?“. Se però decidi di farlo trovi in questo manuale la storia della Via Francigena, tutti i diversi modi di percorrerla, le tappe più affascinanti e quelle più difficili, le indicazioni per attrezzatura e bagaglio.
Buona strada e buon cammino, appena potrete percorrerlo, magari assieme a noi di Bags Free e Walking On Francigena!
Siamo ancora a febbraio, direte voi, è presto, fa ancora freddo (anche se quest’anno di freddo finora almeno qui a Roma se ne è sentito davvero poco), ma già questo sabato, 15 febbraio, partono i primi due gruppi di camminatori sulla Via Francigena che si affidano al servizio di trasporto bagagli di Bags Free ed all’organizzazione del “pacchetto completo” che offriamo con il servizio e tramite il sito Walking On Francigena.
I primi due gruppi quindi partono questa settimana sul tratto laziale, mentre la prossima settimana, da San Miniato a Gambassi, parte anche il tratto toscano (ricordo a chi legge che assistiamo tutte la tappe da Lucca a Roma).
Per facilitare lo scambio di informazioni, consigli e suggerimenti, da qualche mese abbiamo attivato un gruppo Facebook denominato come il titolo del post: Vie Francigene: Info, Tips & Tricks. Vi invitiamo a frequentarlo, ad iscrivervi e dare anche voi il vostro contributo!
Buon cammino, buona strada! Luca di Walking On Francigena
In edicola il numero 7 della rivista, valido fino al prossimo mese di aprile. La rivista sta vendo un grosso successo, superiore forse a quello previsto dall’editore, così non è facilissima da trovare (ma hanno un servizio clienti, e quindi un servizio arretrati, molto efficiente; parola di amici che se ne sono serviti).
Come sempre è tutta da leggere. In particolare però in questo numero vi segnalo l’anello delle acque lucenti della piana reatina. Dei luoghi magici ed a portata… di piede! Vicini a Roma ed ai tracciati di Francigena, Via di San Francesco e Via di San Benedetto.
Buon cammino, buona strada! Luca di Walking On Francigena
Tutti conoscono i sette colli di Roma (Aventino, Campidoglio, Celio, Esquilino, Palatino, Quirinale, Viminale), ma quanti sanno che anche la città istriana di Pola è famosa per i suoi sette colli? In ordine, a memoria (mio zio Marco, buonanima, scriveva su “Difesa Adriatica”, storico giornale dei profughi istriani e giuliano dalmati), sono Castagner, Monvidal, San Micel, Zaro, San Martin, Arena e Castel (o se preferite Castello, Zaro, Arena, San Martino, Abbazia di San Michele, Mondipola e Pragrande).
E tutti conoscono il Colosseo o l’Arena di Verona, gli Anfiteatri romani più famosi al mondo, ma quanti conoscono l’Anfiteatro di Pola, anch’esso, come l’Arena di Verona, tuttora utilizzato per spettacoli e rappresentazioni?
L’arena di Pola (chiamato anche anfiteatro di Pola) è per grandezza il sesto nel suo genere. Il suo nome deriva dal latino ărēna, che indica la sabbia che ricopriva le platee degli anfiteatri romani. Tra i polesi il monumento emblema della città, dal grandissimo valore simbolico ed affettivo, è chiamato solitamente Rena, dal dialetto istroveneto. L’anfiteatro venne costruito tra il 2 a.C. ed il 14 d.C. sotto l’imperatore Augusto, prelevando il materiale dalle note cave di pietra situate alla periferia della città ed ancora oggi esistenti. In seguito, l’imperatore Vespasiano, che aveva commissionato il Colosseo a Roma, lo fece ampliare (secondo la leggenda, egli voleva rendere omaggio ad una sua amante del luogo). Come il Colosseo, veniva utilizzato prevalentemente per combattimenti di gladiatori o per naumachie.(fonte: Wikipedia)
Nel nostro logo l’anfiteatro raffigurato è proprio quello di Pola. Bags Free, come Celivery, come Walking On Francigena, è una iniziativa imprenditoriale della Bon Bags, di Valentina Bon, ma anche del papà Olindo Bon, che domani saluteremo, in attesa di riunirci anche a lui, quando verrà anche il nostro momento di salutare la vita terrena.
L’anfiteatro nel logo è un’omaggio di una figlia a suo padre…
Mettiamo qui una galleria di foto, alcune d’epoca, prese dal sito “Istria Culture”, così avrete modo non solo di riconoscerlo, ma anche, se volete, di andare a vederlo dal vivo. Pensando ad Olindo ed alla sua famiglia.
Su questo blog abbiamo parlato da poco della Via Francigena del Sud e del tracciato ufficiale approvato ad ottobre. Ma, più che per la parte Nord del cammino Francigeno, a Sud sono parecchie le varianti proposte. Storicamente le varianti servivano nei tempi in cui per svariati motivi (stagioni particolarmente fredde o calde, zone infestate dai briganti, occupazioni militari di questo o quello…) non era consigliabile percorrere la via più comune.
Oggi le varianti hanno più spesso motivi paesaggistici (far conoscere meglio questo o quel territorio) o di preferenza per la tipologia di paesaggio (più vicino al mare o il più possibile in collina o media montagna, per evitare le moderne strade statali ed autostrade…).
Una cosa è sicura. Per andare da Roma verso la Puglia, prima o poi l’Appennino bisogna valicarlo. Si può fare in tanti modi. Il più antico e comune era la Via Appia, la cosiddetta Regina Viarum, che da secoli porta da Roma a Brindisi, passando per Benevento.
Appia Antica, tratto urbano
Il tracciato originario è stato descritto per intero da un tal Francesco Maria Pratili, nel 1745. Da Roma, passando per le Frattocchie, si andava in direzione di Ariccia. Ancora oggi la modernissima guida dedicata alla “Via Appia a piedi” (Ediciclo editore, giugno 2019) suggerisce Roma-Ariccia come prima tappa del cammino.
La maggioranza dei camminatori in verità per quel che ne sappiamo (ci sono già cominciate ad arrivare le prime richieste e le prime domande; questo post risponde in parte anche a quelle) preferisce la frescura del lago di Castelgandolfo e la maggior offerta di servizi turistici della cittadina da sempre dimora estiva dei Papi.
Roma-Marino è invece la scelta del percorso ufficiale della Via Francigena del Sud, che da lì però piega verso Nord, verso Artena. L’Appia e la Francigena Pontina invece vanno verso Sud.
Via Appia, località Tres Tabernae, Cisterna di Latina)
Da Castelgandolfo o da Ariccia o da Marino chi prosegue per la Via Appia arriva tradizionalmente all’antica Tres Tabernae (Tre Taverne) dove fece tappa anche l’Apostolo Paolo. E’ la scelta, diciamo così, più filologica.
Non è però la scelta più moderna. Questa preferisce entrare nel Parco dei Castelli Romani e, da Castelgandolfo, prende la Via dei Laghi (SP 217), costeggia il Lago di Nemi, se è stagione si ferma a fare una scorpacciata di fragole (la sagra è ad inizio giugno, segnatevelo in agenda!) e poi prosegue fino a Velletri.
Le appetitosissime fragole di Nemi
Riassumendo le alternative sono da Ariccia a Tres Tabernae (secondo la Via Appia a piedi, Cisterna di Latina la località con disponibilità di alloggi più vicina) oppure da Castelgandolfo a Velletri (Francigena Pontina).
Velletri, Porta Napoletana, uno dei tre accessi storici alla cittadina
Entrambi i cammini poi dirigono a Terracina. Il cammino della Via Appia però, da Tres Tabernae a Terracina è lungo più di 40 chilometri. Molti consigliano perciò di spezzarlo facendo tappa a Borgo Faiti o in un’altra località intermedia. Borgo Faiti è l’antico Foro Appio e, secondo la storia, Paolo di Tarso passò anche di là.
Borgo Faiti, provincia di Latina
Troviamo francamente più praticabile la proposta della Francigena Pontina, che spezza in tre o quattro parti il lungo percorso, e propone (sarà meno filologico, ma sicuramente più interessante), ad esempio, le tappe Velletri-Cori, Cori-Sezze, Sezze-Fossanova, Fossanova-Terracina.
Da Velletri a Cori sono 18 km per la maggior parte lungo la Via di Cori, senza particolari difficoltà (possibile una deviazione per il piccolo ma fascinoso lago di Giulianello). Il lago di Giulianello è un piccolo lago vulcanico, dal 2007 dichiarato monumento naturale dalla Regione Lazio. Ricchissima la varietà della fauna (specie pesci ed uccelli) e della flora (canneti e querce secolari lungo la riva).
Lago di Giulianello o Lago “La Torre”
Da Cori a Sezze per i nostri gusti la tappa è un po’ troppo lunga per la maggioranza dei camminatori (si tratta di una distanza media tra i 28 e i 30 km) e proponiamo di spezzarla in due all’altezza di Sermoneta, facendo quindi due tappe da quindici chilometri. La prima da Cori a Sermoneta, con possibili soste e relative visite all’Oasi Giardino di Ninfa (rigorosamente consigliabile prenotare prima), ed all’Abbazia di Valvisciolo. A seguire da Sermoneta a Sezze passando per la Via Romana Vecchia.
Oasi di Ninfa, presso il ponte di legnoAbbazia di Valvisciolo, la facciata. L’abbazia è in stile complesso, romanico-gotico-cistercense. Fu una famosa sede anche per i Templari fino allo scioglimento dell’Ordine. A questa abbazia è legata una leggenda medioevale, dove si narra che nel 1314, quando venne posto al rogo l’ultimo Gran Maestro Templare, Jacques de Molay gli architravi delle chiese si spezzarono.
Sezze – Fossanova (famosissima e da vedere l’omonima Abbazia) e Fossanova – Terracina sono due tappe di una ventina di chilometri ciascuna che ci ricongiungono al tracciato della Via Appia in riva al mare.
Abbazia di Fossanova, interno (stile gotico cistercense). Monumento nazionale dal 1874, oggi ci abitano dei frati francescaniTerracina (in antico Anxur o Tarracina), Foro Emiliano, oggi Piazza del Municipio
Riassumendo, in pratica si tratta di tre tracciati sovrapposti; a nord, attraverso Artena ed il Frusinate, Anagni, Ceprano, Cassino, passa il tracciato ufficiale della Francigena del Sud, al centro, attraverso i laghi, le abbazie e verso il mare raggiunto a Terracina, passa la Francigena Pontina, a sud passa il tracciato della Via Appia che quasi costeggia il mare, ma che ha il difetto di costringerti lungo la trafficata Appia Nuova, che di fascino per chi cammina ne ha indubbiamente molto poco.
Il primo percorso arriva naturalmente alla nostra meta Benevento, passando da Mignano Monte Lungo, Alife e Solopaca. Gli altri due da Terracina necessariamente prima continuano a seguire la costa (Formia, Minturno) e poi risalgono verso Benevento attraverso Sessa Aurunca, Capua, ed Arpaia. Ma approfondiremo tutto questo un’altra volta, in un altro post.
Benevento, Arco di Traiano. Qui si arriva dal Lazio e dalla Campania e da qui si riparte verso la Puglia… per imbarcarsi in direzione Gerusalemme!
E’ arrivato da non molto in edicola il numero 6 della rivista “Viaggi e Cammini” della Prisma Associati.
La Francigena non manca neppure in questo numero. Le sono dedicate in particolare le pagine da 16 a 25 che trattano del tratto del nostro amatissimo cammino che va da Torino a Vercelli, “la pianura che affascina” la chiamano, tra le acque e le risaie.
Come sempre molti articoli interessanti. Luca che l’ha letto vi consiglia quello sul Vallo di Adriano e quello sulla Sicilia “coast-to-coast”.
Interessantissimo (come sempre la rivista si occupa anche del “pratico” del camminare) l’articolo sul “Cosa mangiare in cammino”.
Il 12 ottobre in Spagna è come il nostro 2 giugno. Il giorno in cui si celebra l’identità nazionale.
Le celebrazioni sono previste in tutto il territorio spagnolo ma il centro di tutto è ovviamente la capitale, Madrid. Ovviamente nelle regioni dove la spinta indipendentista è più forte, come i Paesi Baschi e la Catalogna, la partecipazione popolare appare solitamente in tono minore.
Ma comunque anche Bilbao, Donostia (San Sebastian) e Barcelona sono coinvolte nei festeggiamenti.
Bags Free le pensa tutte per migliorare il proprio servizio ed ampliare la varietà dell’offerta. Con lo scopo che ha dalla sua fondazione, che è quello di rendere più bella, facile e libera la vostra esperienza turistica, di vacanza o di pellegrinaggio.
Da oggi è attivo nella città di Barcelona il servizio di noleggio biciclette, in collaborazione con gli amici e partner di Tuscany Ride a Bike con cui da anni collaboriamo in Italia, nel tratto da Lucca a Roma della Via Francigena.
Come è solito per Bags Free e per i suoi partner, i prezzi sono molto, ma molto convenienti. Il listino è sempre aggiornato e disponibile presso gli operatori del deposito di Barcelona, ma per vostra comodità e conoscenza ve lo riporto anche in questo post. La bici può essere noleggiata anche solo per un’ora ma sia il noleggio giornaliero che quello per due giorni hanno dei prezzi davvero imbattibili.
E allora che aspettate? Montate in sella e partite!!! I bagagli li lasciate in deposito e vi godete la città su due ruote!
Non temete di arrivare tardi… Non ne abbiamo certo solo una di bicicletta!!!
Mancano due giorni alle prove e tre alla gara del GEOX E-Prix di Roma, il gran premio riservato alle monoposto elettriche che si svolgera nella zona Sud di Roma sabato 13 aprile.
Le auto percorreranno per 21 volte un circuito di circa 3 chilometri. La linea di partenza e quelle di arrivo saranno sulla via Cristoforo Colombo. Lo sfondo l’Eur, il Colosseo Quadrato, l’Obelisco di Marconi. Ritorna nella capitale uno degli appuntamenti più attesi dagli appassionati di sport spettacolari e ad alto tasso di adrenalina.
Venerdì 12 aprile le prove generali…
Per le vostre necessità, il Bags Free Luggage Storage di Roma sarà aperto come sempre dalle 8 alle 20, orario continuato, in Via del Castro Pretorio 32, a 150 metri dalla Stazione Termini. Da lì per l’Eur basta prendere la metro B (scendere alle fermate di Eur Marconi o Eur Fermi).