La Via Francigena del Sud, cos’è ed il tracciato approvato #BagsFree #WalkingOnFrancigena

Chi segue gli aggiornamenti della nostra pagina Facebook dedicata alla Francigena, “Walking On Francigena“, ha letto lo scorso 19 ottobre che è stato definito ed approvato il percorso ufficiale della cosiddetta Via Francigena del Sud, che partendo da Roma si conclude al nostro de finibus terrae, ossia alla nostra estremità, Santa Maria di Leuca.

Si tratta di ulteriori 30 tappe che si aggiungono alle 45 della cosiddetta Via Francigena del Nord, che va dal Gran San Bernardo a Roma.

Perchè questo? Occorre rifarsi alla storia. I tre principali luoghi di pellegrinaggio medievali, tempo di definizione di questi cammini, erano Santiago di Compostela, Roma e Gerusalemme. Facciamo l’esempio di un pellegrino che venisse dalle terre britanniche, dall’Abbazia di Canterbury. Sbarcato che fosse in Francia, a Calais, o proseguiva verso ovest, e quindi verso la Spagna e Compostela oppure scendeva verso Sud, lungo la Via Francigena, in direzione della capitale della cristianità.

Il segnale indicatore, ben diffuso da Roma a Cassino. Rappresenta il simbolo cristiano del pesce (in greco Ichtus, acrostico di Iesus Xristos Uiòs Theoù Soter, ossia Gesù Cristo Figlio di Dio e Salvatore; da Ictus deriva la parola italiana “ittico,ittica”).

Giunto qui, alle tombe di Pietro e Paolo, se decideva di andare al Santo Sepolcro, a Gerusalemme, aveva un altro mese di cammino davanti. I Castelli, Anagni, Cassino, Benevento, poi la deviazione verso la Puglia ed il Gargano (con la possibile variazione della Via Micaelica fino a Monte Sant’Angelo) e poi giù lungo la costa: Bari, Brindisi, Lecce, Santa Maria di Leuca. Ovviamente era possibile imbarcarsi anche prima, molti salpavano da Brindisi ad esempio.

Le tappe del tracciato approvato sono le seguenti:

  1. Roma – Marino
  2. Marino – Artena
  3. Artena – Anagni
  4. Anagni – Veroli
  5. Veroli – Ceprano
  6. Ceprano – Cassino
  7. Cassino – Mignano Monte Lungo
  8. Mignano Monte Lungo – Alife
  9. Alife – Solopaca
  10. Solopaca – Benevento
  11. Benevento – Casalbore
  12. Casalbore – Celle San Vito
  13. Celle San Vito – Troia
  14. Troia – Santuario dell’Incoronata
  15. Santuario dell’Incoronata – Cerignola
  16. Cerignola – Canosa
  17. Canosa – Corato
  18. Corato – Bitonto
  19. Bitonto – Bari
  20. Bari – Mola
  21. Mola – Monopoli
  22. Monopoli – Pozzo Guacito di Fasano
  23. Pozzo Guacito di Fasano – Lamaforca
  24. Lamaforca – Brindisi
  25. Brindisi – Torchiarolo
  26. Torchiarolo – Lecce
  27. Lecce – Carpignano Salentino
  28. Carpignano Salentino – Otranto
  29. Otranto – Tricase
  30. Tricase – Santa Maria di Leuca

Praticamente con le prime dieci tappe si percorrono Lazio e Campania; poi con nove tappe si piega dalla Campania verso la Puglia, fino al mare che si raggiunge a Bari, ed infine con undici tappe si scende per il “tacco” fino alla punta, a Leuca.

Chi non ha tempo o possibilità di fare tutto il cammino in una volta può quindi spezzarlo facilmente in tre tronconi di una decina di giorni.

Il percorso dovrebbe essere pienamente attrezzato, dicono, per gennaio 2020. Consentitemi un po’ di scetticismo, anche se sarò lieto di essere smentito. Al momento è assente molta della segnaletica e ci sono tappe dove non è affatto semplice trovare alloggio. Ma, ripeto, staremo a vedere.

Nel paese dei mille campanili, l’Italia, la definizione del percorso ha lasciato strascichi e lamentele del tipo “perchè lì si e qui no”, “come si può lasciarci fuori…” ecc… Ma come sempre saranno camminatori, pellegrini e turisti a fare la differenza. Sanno giudicare benissimo chi è più o meno ospitale o recettivo. E faranno loro giustizia a riguardo.

La guida più diffusa al momento è quella degli esperti Monica D’Atti e Franco Cinti: “La Via Francigena del Sud” (con un forte tocco “spirituale”) edita dalle Paoline nel 2014. In attesa della ristampa di quella più tecnica di Terre di Mezzo (stessi autori).

Ma sicuramente uscirà qualcosa di nuovo.