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Francigena a Roma: lo Spedale della Provvidenza #BagsFree #WalkingOnFrancigena

Lo Spedale della Provvidenza, di San Giacomo e San Benedetto Labre, è tra i più conosciuti punti di accoglienza per i pellegrini nel centro di Roma, nel cuore di Trastevere. Si trova all’inizio di Viale Trastevere, dal lato di Ponte Garibaldi.

Dando le spalle all’Isola Tiberina, sulla sinistra si trova un bell’intrico di vicoli, ricco, come tutta Roma, di scorci e bellezze architettoniche. Lo Spedale si trova tra due gioielli di chiese: Santa Cecilia in Trastevere e San Benedetto in Piscinula.

Per chi scrive, però, lo confesso, il punto di riferimento in zona era il Biscottificio di Via della Luce. Mia mamma e mia zia mi ci portavano negli anni Settanta, ed era una vera delizia per gli occhi e per la gola. E’ tuttora in attività il Biscottificio Innocenti, e mi sento di consigliarlo a tutti i pellegrini che si dirigono allo Spedale. Premiatevi, per il cammino fatto, con una delle loro ciambelle all’anice o al vino rosso!

Lo Spedale è gestito dalle Suore Francescane conosciute nel quartiere come “d’Egitto”, per esteso le Suore Francescane Missionarie del Cuore Immacolato di Maria (più semplice Francescane d’Egitto, no?).

E’ aperto tutto l’anno ed è “a donativo”, ossia ad offerta libera per la notte. Non prende prenotazioni ma occorre avvisare uno o due giorni prima di arrivare. Il pernottamento massimo è di due notti.

Con venti minuti a piedi da lì siete a San Pietro… fateci un pensierino!

21 aprile 2019, Pasqua di Resurrezione e Natale di Roma #BagsFree

Quest’anno (non è la prima volta nè sarà l’ultima) la festa cristiana della Pasqua e la festa civile del Natale di Roma cadono nella stessa data.

Il Natale di Roma, anticamente detto Dies Romana e conosciuto anche con il nome di Romaia, è una festività laica legata alla fondazione della città di Roma, festeggiata il 21 aprile. Secondo la leggenda, narrata anche da Varrone, Romolo avrebbe infatti fondato la città di Roma il 21 aprile del 753 a.C. La fissazione al 21 aprile, riportata da Varrone, si deve ai calcoli astrologici del suo amico Lucio Taruzio. Da questa data in poi derivava la cronologia romana, definita infatti con la locuzione latina Ab Urbe condita, ovvero “dalla fondazione della Città”, che contava gli anni a partire da tale presunta fondazione.

Come tutte le feste civili, l’anniversario della fondazione dell’attuale Capitale d’Italia, ha avuto un inizio e prima o poi avrà una fine.

La Pasqua di Resurrezione celebra un evento che è definito al tempo stesso storico (l’anno effettivo in cui Gesù fu crocifisso, morì, fu sepolto, discese agli inferi e risorse, seguendo il Credo dei cristiani) e meta storico, giacchè Gesù è vero Uomo (e quindi nella storia) e vero Dio (quindi oltre la stessa).

Entrambe le feste sono celebratissime dai romani, credenti e non, ed i turisti avranno di che divertirsi in quel giorno in città…

Bags Free presenta: la chiesa di Santo Stefano Rotondo al Celio

Bags Free presenta: la chiesa di Santo Stefano Rotondo al Celio

La chiesa paleocristiana di Santo Stefano Rotondo al Celio, dedicata al diacono e primo martire Santo Stefano (il racconto è nella Bibbia, nel libro degli Atti degli Apostoli, ai capitoli 6 e 7), è situata sul colle Celio, uno dei più alti tra i sette leggendari colli di Roma.

L’architettura

Il nome “Rotondo” deriva dalla forma architettonica dell’edificio, costruito con tre cerchi concentrici.

Bags Free presenta: la chiesa di Santo Stefano Rotondo al Celio

Bags Free presenta: la chiesa di Santo Stefano Rotondo al Celio

La soluzione architettonica della chiesa, con i suoi tre cerchi concentrici e la forma a croce greca, la fa assomigliare alla basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Proprio considerando la forma così particolare della chiesa, già nel X secolo si era pensato che essa in origine fosse il tempio della divinità pagana Faunus o dell’imperatore Claudio, e che nei primi tempi della cristianità fosse stata dedicata al primo martire, analogamente al più conosciuto, e anch’esso rotondo, Pantheon.

Bags Free presenta: la chiesa di Santo Stefano Rotondo al Celio

Bags Free presenta: la chiesa di Santo Stefano Rotondo al Celio

La storia

Dall’antichità al Medioevo

Secondo la testimonianza del Liber Pontificalis, la basilica fu costruita su ordine di papa Simplicio (468-483). La costruzione antica era ornata con mosaici e marmo. Purtroppo le decorazioni originali sono andate completamente perdute. San Gregorio Magno (papa dal 590 al 604) vi tenne alcune prediche. Nel VII secolo le ossa dei santi martiri romani Primo e Feliciano furono traslate nella chiesa dalle catacombe di via Nomentana. Nell’anello esterno della chiesa fu eretta per i due martiri una splendida cappella, che nel Medioevo era un luogo importante per i pellegrini. Nell’alto Medioevo la chiesa – che era parzialmente in rovina – fu ampiamente ristrutturata e architettonicamente modificata.

Bags Free presenta: la chiesa di Santo Stefano Rotondo al Celio

Bags Free presenta: la chiesa di Santo Stefano Rotondo al Celio

Rinascimento

Nella vita della basilica fu di importanza basilare papa Nicola V (1447-1455), che dopo l’esilio di Avignone lavorò per ristabilire la gloria e la bellezza della città di Roma. Sono di questo periodo gli elementi rinascimentali dell’edificio: il portone d’ingresso e la recinzione ottagona centrale. La cura della chiesa fu affidata all’ordine paolino ungherese, grazie al confessore romano e procuratore dell’ordine paolino, Kapusi Bálint, che era in buoni rapporti con il pontefice.

Gestita fino al 1580 dai paolini ungheresi, la chiesa da allora appartiene al Pontificio Collegio Germanico-Ungarico.

Bags Free presenta: la chiesa di Santo Stefano Rotondo al Celio

Bags Free presenta: la chiesa di Santo Stefano Rotondo al Celio

Vedi il sito Web ufficiale

The Advent symbols: the Calendar and the Crown, according to tradition, explained by Bags Free

The Advent symbols: the Calendar and the Crown, according to tradition, explained by Bags Free

Advent is the period of four Sundays and the weeks before Christmas.
Advent means ‘come’ in Latin. This is the coming of Jesus in the world.
Christians use the four Sundays of Advent and weeks to prepare and remember the true meaning of Christmas.

There are three meanings of ‘coming’ for Christians to describe in Advent. The first, and most thought, which occurred about 2000 years ago when Jesus came into the world as a child to live as a man and die for us. The second can happen now as Jesus wants to come into our lives now. And the third will happen in the future when Jesus comes back to the world as King and Judge, not a child.

There are several ways that Advent is remembered, but the most common is with a calendar or the crown of candles.

The Advent Calendar

There are many types of calendars used in different countries. The most common are made of paper or paper with 25 small windows. A window is open every day in December and a Christmas photo, scenes of the Christmas story and other Christmas images appears below.

The Advent symbols: the Calendar and the Crown, according to tradition, explained by Bags Free

The Advent symbols: the Calendar and the Crown, according to tradition, explained by Bags Free

The Advent Crowns

The Advent Crowns are used in Churches and in people’s homes. The crown is often made up of a wreath of greenery and has four candles round the outside and one in the middle or in a separate place.

The Advent Candles

One candle is lit on the first Sunday of Advent, two are lit on the second Sunday and so on. Each candle has a different meaning in Christianity. Different churches have given them different meanings, but the most diffuse is the following:

The first represents Isaiah and other prophets in the Bible that predicted the coming of Jesus.
The second represents the Bible.
The third represents Mary, the mother of Jesus.
The fourth represents John the Baptist, Jesus’ cousin, who told the people in Israel to get ready for Jesus’ teaching.
The middle or separate candle is lit on Christmas Day and represents Jesus, the light of the world. In Germany this fifth candle (white) is known as the ‘Heiligabend’ and is lit on Christmas Eve.

1avventoThe Advent symbols: the Calendar and the Crown, according to tradition, explained by Bags Free

The Advent symbols: the Calendar and the Crown, according to tradition, explained by Bags Free

In many churches, the colour purple is used to signify the season of Advent. On the third Sunday, representing Mary, the colour is sometimes changes to pink or rose.

 

6 dicembre, Bags Free vi racconta di Nicola di Myra, da testimone di Dio al consumismo, passando per Bari

6 dicembre, Bags Free vi racconta di Nicola di Myra, da testimone di Dio al consumismo, passando per Bari

Chi era?

Le chiese cristiane cattoliche,ortodosse e luterana oggi, 6 dicembre, fanno memoria della figura del presbitero e poi vescovo di Myra, Nicola, vissuto tra il 260 ed il 343 dopo Cristo.

La storia che lo riguarda lo racconta come originario da famiglia ricca (e quindi benefattore, da qui la tradizione che lo lega alla distribuzione dei doni come San Nicola o Santa Klaus) e come un grande difensore della Verità della fede su Cristo, Vero Dio e Vero Uomo, tra i più accaniti avversari dell’eretico Ario (sosteneva che il Figlio era inferiore al Padre, non-consustanziale) al concilio di Nicea del 325.

La tradizione iconografica lo riproduce generalmente come un vescovo, con la mitria ed il pastorale, con il Libro della Parola di Dio tra le mani, talvolta con tre sacchetti di monete o tre mele d’oro simbolo della sua generosità (secondo le diverse leggende verso le fanciulle che cercano marito o verso dei bambini che avrebbe salvato).

Negli affreschi dell’Abbazia di Novalesa (XI secolo), tra i primi conosciuti in occidente che lo raffigurano, porta il pastorale e indossa una casula blu e una raffinata stola a motivi geometrici.

Nicola di Myra, da testimone di Dio a testimonial del consumismo, passando per Bari

Nicola di Myra, da testimone di Dio a testimonial del consumismo, passando per Bari

Il rosso e la barba bianca?

L’uso del rosso e della barba bianca nelle sue più recenti rappresentazioni?

Deriva da una poesia, di autore tuttora incerto, A Visit from St. Nicholas (“Una visita di San Nicola“), comunemente nota – dal suo incipit – anche come Twas the Night Before Christmas (“Era la notte prima di Natale“) o come The Night Before Christmas (“La notte prima di Natale“), che è una celebre poesia natalizia statunitense, pubblicata per la prima volta nel 1823.

Riprendo da Wikipedia:

Il testo descrive una Vigilia di Natale in una casa degli Stati Uniti, con i bambini a letto che hanno lasciato le calze appese in attesa dei regali da parte di San Nicola/Santa Claus.
Nel testo, San Nicola/Santa Claus viene descritto con una barba bianca, le guance rosse, il naso color ciliegia e vestito con una pelliccia.
Il “santo” (ormai abbondantemente secolarizzato) giunge nella casa a bordo di una slitta e scende dal camino con un grande sacco in spalla.
Nella poesia vengono poi citati anche i nomi delle renne di Babbo Natale (che per la prima volta compaiono nel numero di otto), ovvero: Dasher, Dancer, Prancer, Vixen, Comet, Cupid, Donder e Blitzen.
Il portatore di doni infine se ne va pronunciando le parole “Buon Natale a tutti e a tutti buona notte!”

Nicola di Myra, da testimone di Dio a testimonial del consumismo, passando per Bari

Nicola di Myra, da testimone di Dio a testimonial del consumismo, passando per Bari

Per il Natale del 1862 l’illustratore Thomas Nast raffigurò, sulla rivista statunitense “Harper’s Weekly”, Santa Klaus, divenuto ormai “Babbo Natale” con giacca rossa, barba bianca e stivali. Da lì in poi la pubblicità si sbizzarrì in ogni modo e molti bambini neppure sanno da cosa derivi la figura che tradizionalmente porta loro i regali a Natale.

E la Coca Cola?

Molti legano Santa Klaus/Babbo Natale al marchio della Coca Cola.  Tuttavia, secondo Wikipedia, la Coca-Cola non fu la prima ad usare la figura moderna di Babbo Natale nelle sue pubblicità; venne preceduta in questo dalla White Rock Beverages, per la vendita di acqua minerale nel 1915 e per la vendita di ginger ale nel 1923. Ancor prima di queste pubblicità, la figura di Babbo Natale apparve vestita di rosso e bianco in alcune copertine del periodico umoristico statunitense Puck, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, nonché nelle illustrazioni di raccolte di canzoni natalizie. Possiamo inoltre trovare un Babbo Natale vestito di rosso in una cartolina russa dei primi del ‘900.

Si, ma Bari?

Un’ultima notazione, per chi si chiedesse cosa c’entra con Bari!

Baresi e veneziani si recarono a recuperare le sue presunte spoglie, le spoglie del Vescovo Nicola ovviamente, (non certo quelle del pasciuto Babba Natale, sopravvissuto non si sa come a miliardi di calate nei camini di tutto il mondo!) quando la sua città natale, Myra, cadde in mano musulmana (all’inizio dell’XI secolo, al tempo della I Crociata). Litigarono per anni, secoli anzi, Bari e Venezia, su quali fossero le spoglie autentiche. Finchè due successive ricognizioni scientifiche nel XX secolo stabilirono che le ossa conservate da entrambe le città erano appartenenti alla stessa persona.

Chi di reliquia ferisce, di reliquia perisce

Come dire… chi di reliquia ferisce, di reliquia perisce. Peccato che venerare delle reliquie non sia di alcune utilità per nessuno. Nicola di Myra venerava solo e soltanto la Verità di Dio e della Sua Parola (e questo sono chiamati a fare i cristiani) e con i suoi atti di generosità rimandava alla bonta ed alla misericordia di Dio verso chi è più piccolo o meno fortunato (e di questo dobbiamo essere testimoni anche noi; come imparano i bambini quando crescono, sono le persone che li amano i veri “Babbi e mamme Natale” delle loro vite).

Piazza Navona 2017. Ci sarà il mercato di Natale?

Piazza Navona 2017. Ci sarà il mercato di Natale?

Una volta a Piazza Navona si svolgeva il mercato rionale. Quello tradizionale, con frutta, verdura, pesce… Quando, nella seconda metà  dell’Ottocento, questo venne trasferito a Piazza Campo de’Fiori, dove tuttora si trova, piazza Navona divenne la sede di un caratteristico mercato natalizio.

Per chi scrive, bambino negli anni sessanta e settanta, questo era un’appuntamento da non perdere! Per comprare delle statuine nuove per il presepe, mangiare le caldarroste, fare la foto con Babbo Natale o la Befana e magari, chissà, guadagnarci un regaluccio extra, o un po’ di zucchero filato.

Col passare degli anni, il mercato perse progressivamente di smalto, bisogna ammetterlo. Si aggiunsero banchi che con il Natale c’entravano poco o nulla, ambulanti che vendevano abbigliamento, prodotti alimentari poco attinenti allo specifico della festa, giocattoli che lasciavano i genitori molto ma molto perplessi…

Così ad un certo punto, anche per motivi assai meno nobili di quelli sopracitati, si decise di cambiare, di “darci un taglio”. Ma il risultato è stato quello che, dopo tanti anni di agonia, lo scorso anno, 2016, il mercato praticamente non ci fu…

Quest’anno la nuova amministrazione comunale di cui Roma si è dotata, ha promesso che le cose cambieranno. Che Piazza Navona tornerà al fascino dell’antico. Dell’artigianato a tema, delle specialità tradizionali…

Staremo a vedere. Di solito il mercato apre ad inizio dicembre, nei giorni della solennità dell’Immacolata Concezione… Speriamo bene, che una tradizione così bella, cui noi romani, di Bags Free e non, siamo affezionati, torni a farci sorridere, meravigliare, fare ohhhh…

Festa di Padre Pio 2017

Festa di Padre Pio 2017

La festa di Padre Pio, edizione 2017, si tiene come ogni anno a Roma, nella chiesa di San Salvatore in Lauro (tra Piazza Navona e Castel Sant’Angelo, nei pressi di Via dei Coronari) con molte iniziative distribuite nei giorni che vanno dal 13 al 23 settembre (memoria liturgica del Santo) e la Domenica 24 settembre (Messa festiva di Ringraziamento presieduta dal nuovo Vicario del Papa per la città di Roma, Mons. Angelo De Donatis).

Sconto del 10% sui nostri servizi a chi prenoterà o si presenterà al deposito mostrandoci di essere venuto per questa occasione.

Festa di Padre Pio 2017

Festa di Padre Pio 2017

Bags Free- Rinnovato l’accordo con Opera Romana Pellegrinaggi

Vista la reciproca soddisfazione per gli esiti dell’accordo stretto quasi due anni fa, anche quest’anno la Bon Bags S.r.l., titolare del marchio Bags Free, ha rinnovato l’accordo con l’Opera Romana Pellegrinaggi, estendendo la collaborazione già in corso anche ai servizi da rendere ai pellegrini che percorrono la Via Francigena.

Ricordiamo infatti che il cosiddetto Testimonium, ossia l’attestato di aver completato il pellegrinaggio giungendo fino alla Tomba dell’Apostolo Pietro, si può avere esclusivamente tramite l’Opera.

Biglietti Open Bus Opera Romana Pellegrinaggi

 

Sono quindi nuovamente disponibili, presso il nostro deposito di Via del Castro Pretorio 32, i biglietti Daily del servizio Open Bus di Roma Cristiana; sempre lì trovate disponibile per la consultazione il catalogo dei programmi 2017 dell’Opera Romana.

Catalogo 2017 Opera Romana Pellegrinaggi

Su richiesta è possibile avere tramite noi di Bags Free l’accesso alle Udienze Papali, a titolo gratuito, previa nostra verifica della effettiva disponibilità. I biglietti in questo caso si ritireranno presso gli uffici dell’Opera Romana in Piazza Pio XII (di fronte all’ingresso della Basilica Vaticana).

Si chiude una Porta, si apre un Portone – #BagsFree #LightHoliday

A Roma c’è un detto che dice: “Si chiude una porta, si apre un portone“. Domenica prossima, 20 novembre 2016, si chiude la Porta Santa della Basilica di San Pietro in Vaticano, in Roma. Il gesto simboleggia in modo visibile e concreto la fine dell’Anno Santo della Misericordia voluto da Papa Francesco.

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Un Anno Santo che a molti è sembrato singolare, a chi scrive in positivo, perchè con l’apertura delle porte sante in tutte le Cattedrali Nazionali, è stato dato modo di viverlo ai fedeli cattolici anche senza il tradizionale pellegrinaggio a Roma.

Molti pellegrini non vi hanno rinunciato tuttavia, e noi di Bags Free siamo stati felicissimi di assisterli con i nostri servizi. Approfittiamo di questo post per salutarli, ringraziarli e dar loro un “arrivederci a Roma” in vista di una prossima volta che ci auguriamo a distanza il più possibile ravvicinata.

Si chiude una Porta, si apre un Portone“.

La Porta che si chiude, scrivevamo, è quella Santa di San Pietro in Vaticano. Appuntamento alle 10.00 a piazza San Pietro per la celebrazione liturgica di Cristo Re dell’Universo (i biglietti se vi interessa essere presenti potrete richiederli anche a noi che vi indirizzeremo a riguardo) che oltre che l’Anno Santo chiude anche l’Anno Liturgico.

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Qual’è il portone che si apre? Beh, se siete credenti saprete che la Solennità cattolica di Cristo Re viene immediatamente prima del nuovo Anno Liturgico e del Tempo di Avvento. Il portone che si apre è allora quello della misericordia di Dio che, viene annunciato, sta arrivando in mezzo a noi, come si compirà nella festa di luce e di bianco del Natale.

L’Avvento è l’attesa di una gioia nuova, di una gioia che si rinnova. Noi di Bags Free questa gioia la auguriamo a tutti, non solo ai credenti. La auguriamo a tutti coloro che ci hanno fatto crescere quest’anno, che hanno usufruito dei nostri servizi. Ed auguriamo a tutti di saper leggere nel tempo nuovo che si apre una magnifica prospettiva per la loro vita.

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Perchè, ricordatevelo, Bags Free è sempre Light Holìday!

 

The Pantheon, one of the many wonders of Rome

The Pantheon has represented the greatest expression of the glory of Rome for more than two thousand years. The story of the Pantheon is inseparably tied to the Eternal City. and been its image through the centuries. Built by Agrippa between 25 and 27 BC the Pantheon was a temple dedicated to the twelve Gods and to the living Sovran. Traditionally it is believed that the present building is result of the radical reconstruction by Hadrian between 118 and 125 AD.
pantheon00It is the only ancient Roman building that has remained practically intact through the centuries. In 608 Pope Boniface IV had the remains of many martyrs removed from the Christian catacombs and placed in the Pantheon. Thereafter the temple was officially converted to Christianity and named Saint Maria ad Martyres. The Pantheon was an inspiration to Raphael, one of the greatest architects of the Renaissance, and he requested it be his place of eternal rest.
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From the Official Site download the App to visit the Pantheon, the “Basilica Collegiata Sancta Maria ad Martyres”.
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OPENING TIMES

 

Weekdays: 09:00am to 7:15pm
Sunday: 9:00am to 5:45pm
Public holidays: 9:00am – 12:45pm

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