DISFRUTA DE BARCELONA…
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Il 12 ottobre in Spagna è come il nostro 2 giugno. Il giorno in cui si celebra l’identità nazionale.
Le celebrazioni sono previste in tutto il territorio spagnolo ma il centro di tutto è ovviamente la capitale, Madrid. Ovviamente nelle regioni dove la spinta indipendentista è più forte, come i Paesi Baschi e la Catalogna, la partecipazione popolare appare solitamente in tono minore.
Ma comunque anche Bilbao, Donostia (San Sebastian) e Barcelona sono coinvolte nei festeggiamenti.
L’offerta di Bags Free in termini di servizi continua ad ampliarsi. dal 1 ottobre 2019 è attivo anche su Barcelona, come da tempo ormai a Roma, il servizio di trasporto persone con i relativi bagagli al seguito, da e per l’aeroporto.
Per conoscere prezzi e condizioni di utilizzo del servizio come sempre basta scrivere indirizzando a booking@bags-free.com, magari specificando nell’oggetto il servizio che vi interessa.
La nostra Amministrazione, come sempre, vi risponderà nel più breve tempo possibile. Ricordatevi che i nostri uffici sono aperti ogni giorno, festivi e prefestivi compresi dalle 8 del mattino alle 8 della sera.
Il tutto… facile come bere un bicchier d’acqua!
Barcelona’s beloved architect Antoni Gaudí is synonymous with the Catalan capital, home to several of his modernist masterpieces. Even if you’re not familiar with Gaudí’s name, you can’t miss Sagrada Familia, his gigantic, unfinished Catholic church whose swirling, layered spires tower over the landscape. When Gaudí died in 1926, at 73, the project was far from complete. The race is on to finish the basilica, a UNESCO World Heritage site, by 2026, the centenary of the architect’s death — a benchmark that will no doubt lure more visitors to what is already the top tourist attraction in town. More than 4.5 million people a year tour the fantastical structure, which is adorned with ornate flourishes inside and out.
A few decades ago, a visit to Sagrada Familia felt reverential but today’s hordes of admirers dull that impact as they shuffle into the church and bump into each other while snapping selfies in front of panes of stunningly bright stained glass. If the crowds don’t deter you from visiting, try to purchase advance timed tickets online. Brace yourself for the frenzy.
Location: Carrer de Mallorca 401, Barcelona; 011-34-932-080-414; sagradafamilia.org
(from Washington Post – https://www.washingtonpost.com/lifestyle/travel/while-tourists-pack-gaudis-famous-barcelona-church-visit-this-serene-and-stunning-site/2018/10/24/4acf8afe-d222-11e8-8c22-fa2ef74bd6d6_story.html?noredirect=on&utm_term=.1f3def8bb3b1)
Da un po’ di tempo le misure di sicurezza nel nostro deposito di Barcellona sono raddoppiate.
“Egli” veglia notte e giorno sui vostri bagagli.
Attenti ladri! Enrique è, per chi crede, come nostro Signore: vi vede benissimo anche al buio.
E quando è il caso vi castiga!
Ma se lo andate a trovare in amicizia e gli fate una carezza, le fusa sono assicurate.
Prrr….
(p.s. Perchè Enrique? Non me lo chiedete…)
Bags Free da quest’anno, come sapete, oltre che a Roma, ha sede anche a Barcellona, nella caliente Spagna. L’iconografia tradizionale della Spagna ha anche essa a che fare con le rose, con la cavalleria, con il flamenco. Su tante pubblicazioni di annata, la donna spagnola è raffigurata ballare con una rosa rossa in bocca, simbolo della passione focosa del suo uomo, del suo cavaliere.
Questo inizio di primavera accomuna Roma e Barcellona anche da questo punto di vista. Se a Roma riapre il Roseto Comunale, il giorno 21, a Barcelona si festeggia San Giorgio, il giorno 23, e la tradizione dal Medioevo prevede che in questo giorno gli uomini regalino una rosa rossa alle loro amate.
E la tradizione è di quelle che “reggono”. Negli ultimi tempi (dal 1926, per iniziativa di uno scrittore, Vincent Clavel) si è aggiunta anche la tradizione di regalare un libro e si festeggia la Giornata Internazionale del Libro.
Cosa c’entrano queste cose con San Giorgio? A ben guardare nulla, San Giorgio è semplicemente quello che noi definiremo il santo patrono di Aragona e Catalogna. Ma volendo dei legami con la sua storia li possiamo trovare. Giorgio è un santo cavalleresco, sconfisse un feroce drago. E chi liberano sempre i cavalieri dal drago? Ma la loro principessa, ovviamente! E che volete che un cavaliere, dopo aver liberato una principessa, non le doni una rosa rossa per strapparle un bacio???
Giorgio è anche, in tutto il mondo, il protettore degli scout, che oggi celebrano la giornata del pensiero, il Thinking Day. E cosa di meglio per nutrire il pensiero se non un libro? Meglio ancora se racconta storie cavalleresche ed edificanti, di cavalleria, di rispetto, di amore, di fede!
Buon San Giorgio a tutti allora!
Il 12 febbraio, a Barcelona, la chiesa cattolica ricorda Sant’Eulaia, santa patrona della città e della sua cattedrale, che gli abitanti chiamano familiarmente la “Seu” proprio dalle iniziali della santa. La tradizione in realtà ricorda due sante con questo nome, nate nello stesso anno ed ugualmente morte martiri; una a Merida, l’altra a Barcelona. Probabilmente una delle due è una sovrapposizione tradizionale dell’altra. Troppo simili sono le loro storie.
Ma i festeggiamenti a Barcelona iniziano prima, tre giorni prima. E quest’anno si svolgono dal 9 al 12 di febbraio, con una incredibile sequenza di spettacoli, manifestazioni, eventi culturali e musicali.
Buona pulcella fut Eulalia. Bel avret corps, bellezour anima.
(Eulalia era una buona giovinetta. Aveva un bel corpo e un’anima ancora più bella)
A presentarcela così è un manoscritto di enorme importanza storica, linguistica e letteraria: si tratta infatti della prima attestazione scritta dell’antico francese, all’epoca definito roman. Più esattamente, è una “sequenza”, cioè una composizione ritmica che veniva cantata durante il rito gregoriano, e i filologi moderni sono ormai concordi nel datare il manoscritto intorno all’anno 880.
La Sequenza di sant’Eulalia sarebbe dunque una delle opere che contribuirono a spargere il culto della santa giovinetta in tutta Europa, all’indomani del ritrovamento, nell’878 a Barcellona, del suo corpo, del quale secondo la tradizione si erano perse le tracce dal 713, quando era stato nascosto per sottrarlo alla profanazione durante la prima conquista araba della penisola iberica. Da allora il culto di sant’Eulalia è vivissimo a Barcellona, dove la ricorrenza del suo martirio, avvenuto il 12 febbraio del 303, è preceduta da una settimana di festeggiamenti e celebrazioni.
La vicenda terrena di Eulalia si sovrappone a quella di un’altra Eulalia, anch’essa adolescente, e anch’essa torturata a morte in Spagna durante le persecuzioni contro i cristiani scatenate da Diocleziano, tanto che la maggior parte degli studiosi è oggi propensa ad affermare che si tratti della medesima persona, la cui storia è giunta fino a noi attraverso canali differenti.
Troppi sono infatti i tratti in comune tra la vita di Eulalia di Barcellona e quella della sua omonima di Merida, a cominciare dall’anno di nascita, il 290.
Ambedue le giovinette, secondo quanto tramandato, erano cresciute in famiglie cristiane che, nell’intento di sottrarsi a quella che è passata alla storia come “la grande persecuzione”, si erano rifugiate in campagna. Tuttavia, spinte dalla loro fede, entrambe si presentarono spontaneamente davanti ai giudici per professare il loro cristianesimo, rifiutando di compiere il rituale gesto di culto verso gli dei romani ed esprimendo il loro disprezzo nei confronti dei pagani.
Furono dunque messe a morte, dopo essere state sottoposte ad atroci torture. A Eulalia di Barcellona la tradizione dice che furono amputate le mani e i seni, che venne gettata tra le fiamme (che tuttavia risparmiarono il suo corpo), rinchiusa in una botte piena di chiodi fatta poi rotolare lungo una discesa che oggi è chiamata Baixada de Santa Eulalia, crocifissa su una croce di sant’Andrea, e finalmente decapitata.
Si narra che una colomba, simbolo della sua anima, volò dal suo petto alla fine del martirio riempiendo di paura e sgomento i suoi carnefici. Questa è un’altra somiglianza con la storia di Eulalia di Merida, di cui però si tramanda che la colomba spiccò il volo dalla bocca. Altra discordanza tra le due storie, è quella della data della morte, che nel caso di Eulalia di Merida sarebbe avvenuta il 10 dicembre del 304.
Al martirio di sant’Eulalia è anche dedicata una poesia del grande poeta spagnolo Federico Garcia Lorca.
Nel gemere, la santa bambina
Spezza il cristallo delle coppe.
La ruota affila coltelli
E uncini di curva acuta.
Un flotto di vene verdi
Sboccia dalla sua gola.
Per terra, ormai senza guida,
Soltanto le sue mani tagliate
Che ancora possono incrociarsi .
In tenue preghiera decapitata.
(fonte: http://www.ilpostalista.it/santi/eulalia.htm)
On February 2, in the great part of the Christian world, the “Purification of Mary and Presentation of Jesus to the Temple” is celebrated.
The day is also called Candlemas (in Italian “Candelora“, in Catalan and Spanish “Candelaria“) because on this day the candles are blessed and in some places brought in procession.
The celebration symbolizes the transition from the darkness of winter to the dawn of the first light of spring.
It is necessary to purify one’s life. In fact, the month of February takes its name from the Etruscan god Februus and the Roman goddess Febris who indicated this duty to men.
In the Christian world, the time of Lent or Passion begins shortly after (this year on the 14th).