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Un po’ di storia …

L’area fu scelta dall’imperatore Costantino per edificare la prima basilica cristiana: la Basilica di San Giovanni in Laterano. La Basilica fu dedicata ufficialmente al Santissimo Salvatore da Papa Silvestro I nel IV secolo: la chiesa e l’annesso Palazzo del Laterano furono dichiarati Domus Dei (“casa di Dio”). Il nome Laterano deriva dagli antichi proprietari. La Basilica – la prima dedicata al Salvatore – fu elevata sui palazzi dei Laterani donati da Costantino a papa Melchiade. Già nel 313 si tenne nell’area un Concilio di vescovi nella villa di Fausta ,sorella di Massenzio e seconda moglie di Costantino . Ben presto una vera cittadella sorse accanto alla Basilica dove risiederanno molti Pontefici e dove si svolgerà la vita della Chiesa di Roma ed universale per molti secoli. Re, imperatori e santi sono passati in questi luoghi, ma anche semplici pellegrini.

Il Sancta Sanctorum, in origine oratorio privato dei Pontefici, piccolo scrigno di arte, custodisce molte reliquie , tanto da far inserire sotto l’affresco principale la frase “non esiste luogo più santo in tutto il mondo”. Sul suo altare ancora oggi la bella e antica icona del Salvatore; questa immagine veniva portata in processione la notte dell’Assunta e venerata dal popolo che la bagnava con acqua di basilico per invocare protezione nelle grandi calamità – gli stessi Pontefici la portavano in processione invocando la salvezza.

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Capolavoro di arte e bellezza

La Basilica di San Giovanni in Laterano è anche un tesoro di arte: la sua facciata – opera di A. Galilei (1736) – è forse la più bella di Roma nella sua armonia e leggerezza, tanto che stagliandosi nel cielo azzurro della città sembra sostenuta dall’aria stessa. La navata centrale – armoniosa opera del Borromini – voluta da Innocenzo X per il giubileo del 1650, vi stupirà per la sua grandiosa bellezza: l’ artista ha saputo conservare elementi della primitiva basilica come il pavimento cosmatesco, il soffitto a lacunari e le piccole colonne di prezioso marmo verde accanto agli Apostoli. Attraverso la successione di statue, la rappresentazione degli Apostoli diviene immagine viva di un nuovo cenacolo e di una splendente Pentecoste – una rinnovata effusione dello Spirito Santo sulla Chiesa. Una piccola curiosità – artificio del genio del Borromini: dal mese di marzo dopo le ore 12 il sole dalle grandi vetrate colpisce contemporaneamente le dodici statue – segno visibile del raggio divino che illuminò la vita ed i cuori dei discepoli.

(testo dal sito di Opera Romana Pellegrinaggi)

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