(testo ripreso da http://api.culturalazio.it/terrediveio/XXMunicipio.isola-farnese.aspx)
Il borgo si trova arroccato su una rupe a ca. 1.5 km di distanza dal 18° km della via Cassia. Il nome medievale di Insula, deriva dalla presenza dei fossi del Piordo, delle valli della Storta e di S. Sebastiano che circondano l’abitato, appunto isolandolo dal territorio circostante.
Di origine medievale, sin dall’XI sec. è citato come castello di proprietà del monastero romano dei SS. Cosma e Damiano; nel XIII sec. Passò in mano alla potente famiglia baronale degli Orsini che lo tenne saldamente sino al 1616, quando fu venduto al cardinale Alessandro Farnese da cui deriva il nome moderno. Il borgo è noto per aver ospitato la sosta di alcuni imperatori che si recavano a Roma per l’Incoronazione tra i quali Ottone IV e Enrico VII. Già dai primi decenni del XV sec. Isola Farnese divenne Comune: alla comunità fu infatti richiesto da Papa Eugenio IV di inviare fanti armati a Bracciano, per combattere le schiere di Nicolò Fortebraccio, avversario della Chiesa.
La rocca medievale oggi non è più riconoscibile, poiché è stata incorporata nel seicentesco palazzo baronale, ma si possono scorgere alcune torri di guardia del recinto murario fortificato. Un piccolo borgo di case in stile seicentesco circonda il castello; al centro è una piazzetta denominata della Colonnetta in quanto conserva un frammento di colonna romana, sulla quale si affaccia la chiesa di S. Pancrazio eretta nel ‘400 e restaurata nel ‘600, che conserva affreschi del XV e XVI sec. ed alcune testimonianze archeologiche come i due capitelli che formano l’acquasantiera.