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Bags Free love Bags: American Tourister!

Bags Free love Bags! E come potrebbe essere altrimenti? Ne vediamo ogni giorno di tutte le forme e di tutti i colori. In qualche modo siamo un “osservatorio privilegiato” anche sulle tendenze e sulle mode in materia. Da qualche tempo a questa parte abbiamo notato ad esempio un forte aumento tra le valigie lasciate in deposito dai nostri clienti di quelle marchiate “American Tourister“.

American Tourister, Yellow Bag, 2017

American Tourister, Yellow Bag, 2017

American Tourister è un marchio storico; nasce nel 1933 quando Sol Koffler a Providence, Rhode Island, fonda un’azienda di valigeria investendo i risparmi di una vita.

Il suo sogno era: una valigia robusta in vendita a 1 dollaro!

Dopo la guAmerican Tourister - Pubblicità 1965erra aumentano i passeggeri ed i voli, ed il marchio passa a specializzarsi prima in valigie leggere, poi in valigie microforate,  caratterizzate da un design moderno e decisamente distintivo.

Nella foto a sinistra una pubblicità del marchio del 1965. 

La mossa commerciale che si rivela vincente per il marchio è la scelta di quegli anni di far testare i propri prodotti ai dipendenti delle compagnie aeree, piloti, hostess e steward.

Nel 1993 American Tourister è acquisita da Samsonite: si tratta dell’unione (fortunatissima visti i risultati commerciali) di due dei più importanti brand di valigeria nel mondo.

Il brand continua a crescere, con una presenza nel mondo in più di 90 paesi, ed oggi riesce a soddisfare la domanda di valigeria di qualsiasi tipo oltre che di borsoni e borse porta computer, nonchè di zaini per la scuola (hanno accordi con case come DisneyMarvel Comics).

Vi servisse qualcosa, potete visitare il loro a dir poco vasto store online.

Hop! La valigia che (sembra) facile

Hop è una cosiddetta valigia innovativa. Qual’è l’innovazione? Il fatto che segua l’utente che, oltre alla valigia ovviamente, dovrà avere un telefono cellulare. Una idea del 2012 dello spagnolo Rodrigo Garcia.

La valigia contiene tre ricevitori in grado di ricevere, identificare e triangolare diversi segnali provenienti dal telefono del proprietario.  Nel caso per qualsiasi motivo il segnale venga perso l’utente viene avvertito dalla vibrazione del telefono e la valigia si blocca.

Scopo ed obiettivo dell’ideatore di questa valigia? Duplice. Il primo, facilitare la vita di un gran numero di viaggiatori , tipo famiglie numerose o persone disabili. Il secondo far risparmiare su elementi tipo nastri trasportatori o carrelli.

Ne scriveva la rivista Wired: “La valigia è inoltre programmata per seguire il suo frequent flyer a velocità e distanza costanti e qualora il segnale dovesse perdersi, lo smartphone connesso a Hop! vibra per avvisare il proprietario. Niente rischio di perdere tutto per strada mentre si cammina leggeri. E niente rischio furti perché Hop! si chiude a chiave da sola ogni volta che perde il contatto con il telefono. 

Ma un dubbio sorge spontaneo: Hop! si sposta leggiadra ed elegante, ma piuttosto lentamente. Sarebbe altrettanto efficiente nel caso si dovesse correre disperatamente per non perdere il volo? E ancora: passino gli aeroporti con pavimento liscio come una pista per rollerblade e musica lounge in sottofondo, ma Hop! deambulerebbe altrettanto baldanzosa su terreni più scoscesi? Quelli di Cargo Collective, responsabili del progetto, intanto ne sono certi: sarà questo il futuro del bagaglio.

Non so cosa ne pensiate voi, casomai scrivetelo nei commenti qui o sulla nostra pagina Facebook. Sappiate comunque che nel nostro deposito bagagli o sui nostri furgoni per il trasporto, anche le valigie Hop sono le benvenute!

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