Oggi è l’11 luglio, la data in cui molti cristiani nella loro preghiera e nel loro culto fanno memoria di Benedetto da Norcia, fondatore del monachesimo occidentale, redattore della Regola di osservanza più diffusa nella cristianità, patrono d’Europa.
Patrono d’Europa per la rapida diffusione in tutto il “vecchio” continente di monasteri che, ispirandosi alla Regola, coniugavano nella loro vita la preghiera con il lavoro (Ora et Labora), ospitavano i pellegrini e i viandanti, oltre che chi voleva condividere per un po’ la loro vita.
Lo stesso fanno oggi.
Il Cammino di San Benedetto è uno dei più diffusi itinerari per pellegrini, turisti e camminatori sportivi. La versione più percorsa consta di 16 tappe da Norcia, punto di partenza, a Montecassino, punto di arrivo.
Nella parte centrale percorre il reatino e si incontra con la Via di Francesco, che noi di Bags Free e di Walking On Francigena serviamo da un po’. Una tappa coincide totalmente, ed è quella che va da Poggio Bustone a Rieti.
Le guide la considerano facile, causa lo scarso dislivello (poca salita e tanta discesa), la facilità di reperire acqua e frescura, la non eccessiva lunghezza (sono poco più di 17 chilometri di percorso).
Come scritto nel titolo, in questa tappa si incontrano i due santi più famosi d’Italia, Francesco d’Assisi e Benedetto da Norcia. I luoghi francescani più importanti che si possono incontrare lungo il percorso sono il santuario di Fonte Colombo e, con una deviazione, quello di Greccio (dove Francesco concepì il primo presepio della storia). Ci troviamo nel pieno di quella che è stata definita la Valle Santa.
I luoghi ispirano davvero il pregare e lavorare, nel senso di faticare, di camminare di San Benedetto, ed il render lode a Dio di Francesco per la bellezza del verde, delle acque, del creato.
Buon cammino!
Link di approfondimento: