Dal 28 giugno l’area dei Fori Imperiali, ormai pedonalizzata, è stata valorizzata e arricchita con un nuovo allestimento.
Allo spettacolo “Il Foro di Augusto 2000 anni dopo” ideato da Piero Angela e Paco Lanciano, di cui abbiamo già parlato in questo blog, si aggiunge l’esposizione fotografica del rilievo della Colonna Traiana nel suo sviluppo lineare.
Il pubblico, gratuitamente, avrà l’opportunità unica di poter “leggere” la Colonna Traiana “srotolata” su un telo pvc fissato su una struttura in metallo a doppio spiovente, per una lunghezza di circa m. 80 per lato. Il supporto è posto al centro di piazza del Foro di Traiano, nelle immediate vicinanza del Foro.
Il progetto, ideato dal dott. Francesco Zan dell’Università di Firenze, e realizzato in collaborazione con la Sovrintendenza Capitolina, sarà esposto fino alla fine di settembre.
Il fregio della Colonna Traiana diventa completamente leggibile e fruibile da tutti, nello stesso luogo dove si trova il monumento originale.
I visitatori potranno memorizzare alcune scene del fregio in base alla loro formazione e poi cercheranno di ritrovare quelle scene sul monumento. Questo genera un dialogo inedito tra il monumento e le persone, aumentando sensibilmente la qualità dell’esperienza di trovarsi a Roma sia per il turista che viene per la prima volta, sia per chi vi abita e che potrà guardare con occhi diversi ciò che pensava di conoscere.
La riproduzione fotografica del fregio completo della Colonna Traiana è stata realizzata interamente con riprese da terra alla luce naturale, modalità a cui si devono i suggestivi cambiamenti di contrasto del marmo originale. Le immagini, tutte con scala diversa, sono state elaborate per permettere una visione completa delle scene, senza ripetizioni e interruzioni.
La linearizzazione totale del fregio ha consentito di eliminare i limiti dell’osservazione diretta di questa grande opera d’arte, mostrando i rilievi in un modo che la visione di calchi o la lettura di immagini, o altro genere di riproduzioni, non hanno fino ad ora consentito a causa della limitatezza dello spazio fisico, della curvatura naturale del fregio, della pendenza e della dimensione variabile delle spire. Sarà possibile finalmente apprezzare pienamente, oltre alla perfetta scansione delle scene, la maniera geniale e creativa con cui queste si collegano di volta in volta tra loro, mediante sovrapposizioni, simmetrie, spostamenti, punti di fuga, che rendono il fregio particolarmente vivo. Osservato più volte il fregio linearizzato, sarà poi più facile ritrovare le diverse scene delle imprese di Traiano sul monumento originale, anche quelle situate nelle spire più alte.
Che altro dire? Lasciateci i bagagli e andate a vedere!!!